Nella sezione “Storia” di Cansiglio.it è presente un database che raccoglie ed illustra le diverse confinazioni della foresta realizzate a partire dal vincolo posto nel 1548 dalla Serenissima che riservava il bosco ad uso dell’Arsenale. A queste se ne aggiunge ora una nuova, una confinazione del 1801, in linea d’aria lunga circa 3 km, voluta dalla comunità di Farra allo scopo di rettificare il mezzomiglio del pascolo di propria competenza.
IL MEZZOMIGLIO
Tra le diverse disposizioni introdotte dalla Repubblica di Venezia a governo e protezione del Bosco d’Alpago, così era chiamata la foresta del Cansiglio a quel tempo, l’istituzione del Mezzomiglio ne costituisce una delle principali ed è stata, senza dubbio, tra le più discusse e fonte di innumerevoli contenziosi. Adolfo Di Bérenger, amministratore e storico forestale nell’Italia di metà Ottocento, definì il Mezzomiglio un “antipetto del bosco bandito entro il quale era permesso il compascuo, ma vietato tagliar alberi, il carbonizzare e piantar tugurii” e ne faceva risalire l’origine al limes d’epoca romana che, per almeno cinque piedi, circondava i boschi riservati. Tra i contenziosi connessi al Mezzomiglio il più rilevante può dirsi senz’altro quello attribuito alla decisione presa dal Rettore Marino Zorzi nel 1660 di stabilirne con appositi termini il limite esterno in alcune zone attorno la foresta bandita.
L’ORIGINE DEL MEZZOMIGLIO DI FARRA-VAL PICCOLA 1801
Nel corso della secolare presenza veneziana in Cansiglio numerose sono state le suppliche avanzate dalle comunità locali verso la Serenissima e le rivendicazioni di diritti consuetudinari per migliorare le proprie condizioni di vita, in particolare per ampliare l’esercizio del pascolo nelle radure interne ed in prossimità dei limiti del bosco bandito. In un periodo di repentini mutamenti istituzionali come quello succeduto alla caduta della Repubblica di Venezia, le comunità che avevano visto con il bando del 1548 compresse le possibilità di trarre sostentamento dai loro territori cercarono di riaffermare i propri diritti sui boschi e i pascoli precedentemente vincolati. Erano stati anche anni nei quali si immaginava un mutamento nella gestione del bosco, rilascio di concessioni di tagli che andarono ad incidere profondamente sul paesaggio forestale, in particolare sul versante occidentale dell’altopiano.
È in questo contesto che la Comunità di Farra d’Alpago vede, con Decreto del 27 Aprile 1799, riconosciuta una precedente istanza di poter circoscrivere i propri pascoli nella parte di Prese e Val Piccola. Un’istanza che aveva avanzato sulla base di un’interpretazione estensiva del punto 3 del proclama emanato nel gennaio del 1661 dal Rettore Marino Zorzi nel quale si affermava, a beneficio della comunità di Polcenigo: “non resta proibito il Pascolo (…) sino all’orlo del Bosco folto”.
Nel pieno dei rivolgimenti istituzionali succedutisi alla caduta di Venezia con decreto del 9 maggio 1801 la Presidenza dell’Arsenale “per far conoscere a quel Comune quanto gli stia a cuore le circostanze delli poveri Villici” ordinò che: “Eseguito sia l’impianto dè Termini, che devono circoscrivere il reale confine dè Pascoli”.
LOCALIZZAZIONE E STATO DI CONSERVAZIONE
Autorizzato l’impianto dei termini si passò alla materiale posa dei cippi lapidei. Dalla Mappa Catastale del Comune Censuario di Palughetto di Farra (1834-1957) si nota come, nel tratto che interessa il Mezzomiglio di Prese, il riferimento della linea di confine sia stato il limite occidentale della conterminazione veneziana del pascolo di Prese, oggi riconoscibile anche da un muretto a secco che lo delimita ad ovest e attraversa poi verso est. Oltrepassata la bassa Val Faldina il confine s’inoltra nella foresta demaniale fin quasi sopra la Lama del Porzel. Complessivamente sulla mappa catastale sono riportati 15 termini, recanti ciascuno un’iscrizione, (MMF o MMF-VP) ed il millesimo 1801. La ricerca sul campo ha registrato il ritrovamento di cippi dal diverso stato di conservazione, in particolare quelli infissi al suolo sono risultati spesso reclinati, in qualche caso quasi del tutto interrati e in parte deteriorati.
Per ciascun termine della confinazione presente nel database è consultabile una scheda che ne riporta notizie, localizzazione ed immagini. Da ogni scheda è possibile inoltre scaricare un documento che inquadra brevemente l’istituto del Mezzomiglio in generale e le vicende specificatamente connesse alla realizzazione di quello di Farra-Val Piccola.
Per accedere al database della confinazione (MMF-VP 1801, dal menù a tendina: (Confinazione) CLICCA QUI.