Cansiglio e Prealpi Trevigiane, due territori che, parimenti ad altre aree geografiche del nostro paese, hanno conosciuto una rilevante presenza antropica, una pressione che va oggi modificandosi in forme e tendenze controverse. Da un lato si va estendendo l’abbandono delle zone medio-alte, in passato caratterizzate da pratiche colturale tradizionali, dall’altro, in quelle medio-basse, si assiste ad una forte espansione di attività agricole estensive a monocultura industriale.
A queste dinamiche socio-economiche si aggiungono ed intrecciano variazioni climatiche che, in tempi accelerati, prefigurano cambiamenti negli ecosistemi ambientali determinatisi nel corso dei secoli passati.
Ambienti che si trasformano, abbandoni in collina/montagna e urbanizzazioni nella pianura sottostante, che stanno impoverendo progressivamente la qualità della vita delle persone e il loro rapporto con la natura. In risposta a questo impoverimento si stanno poi generando anche delle risposte che vanno ad interessare questi habitat con forme di sfruttamento sempre più consumistiche. Anche questo sta contribuendo al cambiamento di questi ecosistemi.

Il convegno del 14 maggio prossimo, organizzato dalla sezione LIPU di Vittorio Veneto in collaborazione con l’Associazione Cinema e Ambiente, si prefigge, come indicato nel titolo, di presentare lo stato di recenti indagini relative a specie faunistiche che possono essere considerate come dei “termometri” dello stato attuale, dell’evoluzione e delle problematiche ambientali che intessano questi territori.
I relatori che si succederanno negli interventi testimonieranno come queste siano aree che, in taluni ambiti, conservino ancora un alto valore per la biodiversità, scelte anche per il monitoraggio e lo studio di dinamiche migratorie di specie europee. Aree in cui si assiste al ritorno di specie animali che l’uomo in passato aveva fatto estinguere e oggi, con le sue attività, ne mette a rischio l’esigua presenza. Tutto ciò sullo sfondo di mutamenti climatici tendenti a modificare gli habitat sia per la vegetazione sia per la fauna.

Dopo la recente riforma costituzionale, approvata dalle Camere, che ha modificato l'articolo 9 estendendo la tutela ad "ambiente, biodiversità ed ecosistemi", gli studi faunistici escono dai rispettivi ambiti specialistici e assurgono a modelli interpretativi della complessità del mondo naturale, sempre più influenzato dall'uomo.
Per la prima volta, a Vittorio Veneto, esperti ricercatori espongono al pubblico, in modo unitario, i risultati delle loro pluriennali indagini sulla Fauna del Cansiglio e delle Prealpi Trevigiane.

L’appuntamento è a sabato 14 maggio 2022 alle ore 16:00 presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile di Vittorio Veneto, Largo Seminario, 2, Vittorio Veneto TV. Ingresso libero.

PROGRAMMA

Saluti e presentazione

Marco Gustin - responsabile Specie e Ricerca LIPU ODV.
Antropizzazione del territorio e principali minacce all'aquila reale in ambiente alpino

Francesco Mezzavilla - biologo, faunista.
La fauna del Cansiglio, 40 anni di indagini

Luca Zanchettin - naturalista.
Lupo e sciacallo dorato in Cansiglio e colline vittoriesi

Giovanni Benetton - naturalista.
Il Gallo cedrone in Cansiglio

Andrea Favaretto - ornitologo.
Il Monte Pizzoc, un hotspot di interesse nazionale per la migrazione autunnale degli uccelli

Roberto Guglielmi - naturalista, ornitologo.
La nidificazione dell'Aquila reale nelle Prealpi Trevigiane, problemi di convivenza con l'uomo

Il Convegno è dedicato alla memoria del naturalista vittoriese Saverio Lombardo, di cui quest'anno ricorre il decennale della scomparsa.