Seguici su Instagram YouTube Cansiglio
Copertina di Tamiseri e scatoleri cimbri in Cansiglio nell’800
Categoria: Libri
Editore: Dario De Bastiani Editore
Pagine: 496
ISBN: 9788884664259
Anno: 2015
Link: Link Link Editore
Note: Timbrisen Konsolèarn ka kansilien fints ’800 An gasràibach gasòighet

Visite: 724

Dedicato ai Cimbri che hanno abitato e abitano il Cansiglio – Garékhet me Tzìmbrisen Lòite ba habent gahèrbiget un hèrbigent ka Kansilien

È sempre attuale l’interesse di studiosi e appassionati di storia locale per la foresta del Cansiglio e l’insediamento dei Cimbri. Molto si è scritto e i testi  numerosi finora pubblicati, con ricerche storiche e attraverso la narrazione del vissuto, hanno analizzato la provenienza, la lingua, gli usi e costumi legati all’etnia, ma sempre con una storia legata da un sottile filo conduttore di romanticismo. Il vivere nel bosco, l’isolamento, lo stretto contatto con la natura, le condizioni di vita estremamente essenziali, hanno condizionato gli autori. Il titolo di questa nuova opera, voluta dalla nostra Associazione Culturale Cimbri del Cansiglio. “Tamiseri e Scatoleri” è chiaramente indicativo di una ricerca in quanto analizza, attraverso i documenti, i rapporti connessi all’attività artigianale, perché non di boscaioli si trattava, ma di vere e proprie piccole aziende a conduzione famigliare. Ogni componente la famiglia aveva un proprio ruolo preciso dalla produzione alla commercializzazione. Certamente la storia vista attraverso i documenti scritti, deposistati nei grandi archivi, mette in evidenza la vicenda socio culturale e economica, della popolazione Cimbra, vista soprattutto con gli occhi di chi ha amministrata la finestra dalla fine del 1700 ai giorni nostri, e quindi di parte. Le valutazioni date dalle Amministrazioni succedutosi nelle diverse epoche storiche vanno quindi prudentemente interpretate nei loro giudizi e ripercorrere “questa” storia vuole aggiungere consapevolezza al presente attraverso un’altra lettura del passato raccontato da questa minuziosa ricerca documentale. Tamiseri e Scatoleri dipendevano in modo totale dalle concessioni che l’Amministrazione concedeva con massimo rigore, dopo attente valutazioni, sulle famiglie che ne avevano il diritto, comunque sempre ben pagato in rapporto alle varie epoche, con soddisfazione dell’Erario Demaniale.

L’autore ripercorre tutti i vari passaggi in rapporto ai successivi momenti storici, citando altri autori a noi noti (e sono molti) con conclusioni generalmente condivise. Il bosco alla fine del 1700 era luogo ideale e per molto tempo, così è rimasto, per quel tipo di attività ed ambedue le parti ne hanno tratto profitto, poi il cambiamento, ben analizzato dall’autore, ha determinato anche il cambiamento dei rapporti tra Cimbri e Amministrazioni, con un atteggiamento a volte duro e ostile verso la popolazione Cimbra, con il fine unico dell’abbandono delle proprie abitazioni. Nell’anno 1983 si è costituita la nostra Associazione Culturale Cimbri del Cansiglio e il nuovo Amministratore Forestale Dott. Baldo ha determinato il cambiamento. La nascita del museo da lui fortemente voluto, i cambiamenti determinati dalla suddivisione della foresta ci fanno sperare in un futuro diverso. Un grazie pertanto all’autore Franco Bastianon per questa opera storico documentale portatrice di nuove conoscenze.

per l’Associazione Culturale Cimbri del Cansiglio, il Presidente, Lino Azzalini

 

PRESENTAZIONE

Da quando nel 1798 il cimbro Azzalini Domenico, “scatoler” di Roana venne a stabilirsi nel bosco del Cansiglio con moglie e figli, un nipote ed un lavorante sono passati più di due secoli, un arco temporale contrassegnato da eventi come le due grandi guerre, che il popolo cimbro ha vissuto in tutti i suoi cambiamenti, anche se da una posizione marginale come poteva essere la foresta del Cansiglio, il bosco da remi della Serenissima, come viene più frequentemente individuato. Da dove veramente arrivi il popolo cimbro non è chiaro, anzi un alone di mistero avvolge l’origine dei Cimbri, questa “gente robusta, pulita, parca di parole e di movimenti”, come li descrive il Soravia, che ha scelto di abitare le montagne venete e trentine. La causa è la mancanza quasi completa di fonti storiche certe che possano sciogliere definitivamente gli intricati nodi della questione, anche se diversi autori hanno già cercato di dare concretezza alle notizie spesso avvolte di romanticismo che circondano la vita di queste famiglie.

La ricerca di Franco Bastianon presentata in questo libro è particolarmente importante e nuova perché si occupa non tanto dell’origine di questi “scatoleri”, della lingua, della gastronomia o delle tradizioni religiose, ma di una serie di questioni legate alla loro identità dal punto di vista del ruolo svolto nell’economia del bosco, dei rapporti con le burocrazie che hanno gestito il bosco negli ultimi duecento anni e della loro attività lavorativa, così nuova e unica, conservata nel tempo perché tramandata da padre in figlio. All’autore va la riconoscenza mia e dell’Amministrazione per questa indagine puntuale e meticolosa suffragata da una ricca documentazione, che sicuramente sarà utile per capire meglio la vita difficile di questo popolo che per primo ha vissuto in modo permanente in Cansiglio dedicandosi alla costruzione dei “scatoi”.

Il Sindaco, Prof.ssa Laura Buso

 

INTRODUZIONE

Altri libri hanno già affrontato la storia delle famiglie di scatoleri di Roana che da fine ‘700 si sono stanziate nel bosco del Cansiglio, ma con un taglio diverso da quello qui scelto. Le opere di G. Azzalini e M. De Nale sono ricche di notazioni etnografiche e linguistiche e narrano soprattutto la vita di tutti i giorni, pur riportando molte notizie storiche, anche se non in modo sistematico. Questo invece è un libro “burocratico”: non ci sono episodi di vita, ricordi familiari, tradizioni, racconti ispirati al bosco, analisi linguistiche, non perché siano cose che non contano, ma perché ciò è appunto già stato narrato bene da altri.

Quanto segue, quindi, non vuole essere onnicomprensivo e sostituire le opere precedenti, ma esplorare altri punti di vista: lo scopo è percorrere, sulla base di documenti ufficiali del periodo e cercando di inserirla in un contesto più vasto, la vicenda economica, sociale e, aspetto non meno importante, burocratica e amministrativa, vissuta dagli scatoleri in Cansiglio nel periodo dal 1798 ai primi del ‘900, vicenda che fu unica per molti motivi. Di conseguenza, visto l’approccio scelto, questa ricostruzione si basa quasi tutta sui documenti delle varie burocrazie succedutesi nel periodo interessato: è d’altra parte inevitabile che la pubblica amministrazione, con le sue carte ed i suoi archivi, sia la principale fonte di informazione organica in vicende che riguardino comunità che non abbiano avuto, per i motivi più vari, la possibilità di scrivere quindi e tramandare in modo organizzato il proprio punto di vista, specie quando sia difforme da quello dei poteri pubblici.

In questo caso in particolare il rapporto tra la comunità degli scatoleri e l’Amministrazione fu sempre sbilanciato a favore della seconda [qualunque fosse nel corso degli eventi]. Questo, almeno fin verso la metà dell’800, non crea particolari problemi interpretativi, non essendoci contrasti gravi, e quelli verificatisi sono documentati riportando le suppliche rivolte all’I.R. Ispezione Forestale e quindi il punto di vista degli scatoleri, diversa è la situazione quando da inizi anni sessanta dell’800 l’Ispezione assume esplicitamente un atteggiamento tendente a mettere in difficoltà e se possibile espellere la comunità degli scatoleri, e la situazione diventerà poi ancora più critica da inizio ‘900. Questo quindi richiede una certa prudenza nell’interpretazione dei giudizi espressi dall’Amministrazione, in particolare per quanto riguarda il ‘900: comunque al riguardo si sono riportati ampi brani di documenti scritti nel ‘900 dagli scatoleri stessi, come singoli o come comunità, citando in particolare da G. Azzalini che approfondisce di più questo aspetto e acui si rimanda. [...]

 

SOMMARIO

Dedicato ai Cimbri che hanno abitato e abitano il Cansiglio di Lino Azzalini

Presentazione del Sindaco del Comune di Fregona Laura Buso

Introduzione

Capitoli 1 – Cenni storici generali
Capitoli 2 – Gli eventi macroeconomici
Capitoli 3 – I cambiamenti nella gestione del bosco
Capitoli 4 – L’arrivo degli scatoleri
Capitoli 5 – I meccanismi di acquisto e le concessioni
Capitoli 6 – Gli insediamenti e la popolazione
Capitoli 7 – Le famiglie
Capitoli 8 – Lo status della presenza nel bosco
Capitoli 9 – Le dinamiche interne alla comunità
Capitoli 10 – L’approccio ideologico delle autorità
Capitoli 11 – Strade e infrastrutture
Capitoli 12 – Prodotti e mercati
Capitoli 13 – Andamento degli affari e reddito
Capitoli 14 – Scatoleri e ambiente
Capitoli 15 – Conclusioni

Appendice 1 – Le origini
Appendice 2 – Tornando al punto di partenza
Appendice 3 – I documenti

Bibliografia e fonti

I DOCUMENTI
Archivio di Stato di Udine
Archivio di Stato di Venezia
Mappe di varia provenienza
Registro