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Copertina di La più gelosa delle pubbliche regalie
Categoria: Libri
Editore: Istituto Veneto Scienza Letteratura e Arti
Pagine: 368
ISBN: 978-88-88143-96-5
Anno: 2008
Link: Link Link editore
Note: Collana: Memorie Scienze Morali 124

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Il libro ripercorre le vicende storiche e giuridiche dei "beni communali" della Repubblica Veneta: pascoli, boschi e paludi goduti da tempo immemorabile dalle comunità dei sudditi di Terraferma ma considerati dalla legislazione veneziana dominio della Signoria, e come tale censiti, confinati ed in misura consistente alienati nel quadro delle misure di finanza straordinaria adottate per le guerre di Candia e di Morea. Lo studio, fondato sulle fonti archivistiche veneziane e sulla coeva dottrina di diritto comune e proprio, intende illustrare un importante aspetto delle relazioni tra Venezia e Dominio 'da terra' e contribuire alla conoscenza del fenomeno storico dei beni d'uso comune, ancor oggi presente in parte dell'area esaminata. Fondata su un'esaustiva conoscenza della documentazione inedita, la ricerca di Stefano Barbacetto espone con sicurezza la dinamica di un processo plurisecolare, che accompagna la fase matura e tarda della storia della repubblica veneta. 

 

INDICE

Relazione della Commissione giudicatrice
Abbreviazioni

CAPITOLO I

INTRODUZIONE: VENEZIA E LE COMUGNE

I.1 Lo scenario: la Terraferma all’indomani della conquista (secolo XV)
I.2 Venezia e la Laguna: una città ed il suo “spirito”
I.3 Boschi e comugne tra tutela e sfruttamento
I.4 Comugne e prelievo fiscale
I.5 Comugne ed allevamento: un diritto per i bovini
I.6 Agricoltura, bonifiche, usurpi
 

CAPITOLO II

UN DOMINIO DELLA SIGNORIA (SECOLI XV-XVI)

II.1 Tra tutela dei beni e ragioni dei sudditi: una disciplina per i communali (1476-1495)
II.2 I beni sotto controllo: confische ed alienazioni nel primo Cinquecento
II.3 “Li beni communali sono della Signoria nostra” (1539-1542)
II.4 Ambiguità di una ‘graziosa’ concessione
II.5 Brescia, Verona e Padova in difesa del diritto proprio (1576-1582)
 

CAPITOLO III

I COMMUNALI TRA SIGNORIA E SUDDITI (1574-1727)

III.1 I Provveditori sopra i beni communali
III.2 Le competenze di un ufficio veneziano
III.3 Ministri e pubblici periti
III.4 Verso il catastico dei communali (1603-1609)
III.5 A “consolatione de poveri contadini”: lotta ad usurpi e “magnarie”
III.6 I privilegi d’investitura
III.7 Regolamento d’uso e disparità sociali
III.8 Catasticazione e particolarismo giuridico: i castellani del Friuli
III.9 I ‘piccoli principi’: Collalto e Savorgnan
III.10 Signorie “da sua posta” e promiscuità di confine
III.11 La regola e le eccezioni: deroghe al regolamento d’uso
III.12 La catasticazione delle altre province
III.13 Lontano da Venezia: le province ‘di là’ del Mincio
III.14 Dogado, Polesine, Cadore, Stato ‘da mar’
III.15 Le terre sotto controllo: bilanci e contestazioni
III.16 “In questi tempi così urgenti della guerra contro il Turco” (1646-1647)
III.17 La stagine delle alienazioni (1647-1727)
 

CAPITOLO IV

IL DOMINIO DEI COMMUNALI - TRA DIRITTO VENETO E DIRITTO COMUNE

IV.1 Bona nullius o bona rei pulicae? L’appartenenza degli incolti secondo i Commentatori (secoli XIV-XV)
IV.1.a Una premessa: le dottrine sull’origine della proprietà
IV.1.b Paolo di Castro: la presunzione d’appartenenza degli incolti
IV.1.c Il dibattito anteriore: Bartolo, Baldo, Bartolomeo da Saliceto
IV.1.d Francesco Accolti: la terra si presume di chi l’ha coltivata
IV.1.e Bartolomeo Socini: la terra divisa dai signori
IV.1.f Pedes o sedes? Luci ed ombre della critica del Testo
IV.2 La presunzione d’appartenenza degli incolti nel tardo diritto comune (secoli  XVI-XVII)
IV.2.a Esempi dalla prassi consulente
IV.2.b Un’autorità alterata: i tanti impieghi della dottrina del Castrense
IV.2.c Incolti e iurisdictio tra diritto comune e diritto proprio
IV.3 Giacomo ed il principe che “male agisce”
IV.4 Boschi e pascoli tra sovrano e comunità in alcuni Paesi europei
IV.4.a Le dottrine iberiche
IV.4.b I demania del Regno di Napoli
IV.5 La misura dell’alterità veneziana
IV.6 I communali nella dottrina di diritto veneto
 

CAPITOLO V

DOPO IL 1727 - I COMMUNALI TRA LIQUIDAZIONE E SOPRAVVIVENZA

V.1 La sospensione delle alienazioni (1727) e i communali nel Settecento
V.2 Al tramonto della Repubblica: il dilemma delle riforme
V.3 Dopo la Serenissima: sopravvivenza ed estinzione del dominio camerale
V.4 Le alienazioni ottocentesche
V.5 Un’eredità del passato. Condizioni giuridiche dei beni sopravvissuti
 

BIBLIOGRAFIA E FONTI STORICHE

1. Fonti archivistiche
2. Manoscritti
3. Fonti edite
I. Normativa
II. Letteratura giuridica
III. Giurisprudenza
IV. Documenti
V. Fonti non giuridiche
4. Bibliografia citata
5. Banche dati e ‘letteratura grigia’
 

INDICI

Indice delle tabelle
Indice dei nomi di persona
Indice dei nomi geografici
Indice delle cose notevoli