Un comune della montagna bellunese tra Sette e Novecento
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Presentazione
Gli studi raccolti in questo volume rappresentano non solo un momento celebrativo della vita del nostro Comune, ma anche un patrimonio di nuove conoscenze, acquisite attraverso gli strumenti della ricerca, che l’Amministrazione Comunale mette a disposizione di tutti – giovani e anziani, studenti e lavoratori, studiosi e ricercatori – per farne oggetto di dibattito e per agevolare la formazione della memoria storica delle nuove generazioni.
in un arco di tempo che va dal 1600 agli anni cinquanta del Novecento, nelle pagine di questo volume vengono toccati un insieme di temi che rappresentano altrettanti momenti cruciali nell’evoluzione della nostra comunità locale: dall’origine del Comune alle pratiche comunitarie adottate tra Sei e Settecento per utilizzare le risorse collettive dei pascoli; dalla crescita demografica nel primo Ottocento all’entrata nello Stato italiano, fino alle due guerre mondiali, alla Resistenza e al secondo dopoguerra.
Sono tutti momenti che hanno segnato l’esperienza di molte generazioni di tambresi e che hanno contribuito a dare spessore ai connotati storici del nostro Comune.
Se abbiamo scelto di portare avanti questo progetto e di giungere a questa pubblicazione è perché siamo convinti che il valore della memoria collettiva sia un elemento essenziale e imprescindibile dell’identità del nostro Comune, un patrimonio che siamo impegnati a recuperare e a salvaguardare nell’ambito della politica di tutela e valorizzazione dell’intero territorio.
Ci auguriamo pertanto che questo volume accolto positivamente e che possa stimolare molti ad accostarsi con spirito critico alle vicende che vi sono narrate, ritrovando interesse e passione per il nostro passato.
Ringraziamo la Regione Veneto per il contributo concessoci, l’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea e gli esperti che con esso hanno collaborato, e inoltre tutti coloro che in vario modo e a titolo gratuito hanno contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa.
Il Sindaco
Claudio Corrado Azzalini
L’assessore alla Cultura
Domenico Marzio Fiori
Indice
Presentazione, pag.9
Claudio Corrado Azzalini, Domenico Marzio Fiori
Note sul comune di Tambre in età moderna, pag.11
Licinio Lea
L’origine del comune, 13; I nomi e i luoghi, 17; Abitanti e popolazione nelle fonti ecclesiastiche, 25; Emigrazione e immigrazione, 32; I Cimbri in Alpago, 44; La situazione viaria, 51.
I pascoli di Tambre. Risorse locali e pratiche comunitarie tra antico e nuovo regime, pag.53
Mauro Pitteri
I pascoli durante il dominio veneziano, 55; Agricoltura e allevamento dopo gli scorpori dei beni comunali, 65; Campagne e pascoli del nuovo comune di Tambre, 93; Disboscamento e nuovi conflitti dopo l’Unità, 117; Appendice, 135.
Note sulla popolazione di Tambre nel primo Ottocento, pag.151
Morena Vignaga
L’anagrafe napoleonica, 153; I ruoli della popolazione dal 1844 al 1854, 160; Appendice, 208.
Territorio ed economia negli atti preparatori del catasto austriaco, pag. 185
Licinio Lea
Il territorio, 187; Il clima, le acque, le strade, 189; Le coltivazioni, 192; Le produzioni, 200; Case, abitanti, bestiame, 204; Caratteristiche particolari di alcuni paesi, 205; Appendice, 208.
Fare il Comune. Governo locale e amministrazione dall’annessione al fascismo, pag. 213
Agostino Amantia
Elettori, sindaci, notabili dopo l’annessione (1866-1879), 215; “Un sindaco modello”: gli anni di Romano Bortoluzzi (1879-1889), 245; Un sindaco nuovo per un secolo nuovo: gli anni di Francesco Bona (1899-1924), 273; Commissari e podestà nel lungo ventennio fascista (1924-1945), 301.
Due guerre, due occupazioni, due resistenze civili, pag. 327
Adriana Lotto
Amministrazione militare, amministrazione civile, popolazione nella Grande Guerra, 329; L’occupazione tedesca del 1943-1945, 349.
Il Cansiglio nella guerra partigiana, pag. 373
Ferruccio Vendramini
Gli inizi della lotta partigiana, 375; La grande offensiva antipartigiana, 380.
Mezzo secolo di sindaci tra progetti di sviluppo e fuga dalla montagna, pag.403
Enrico Costa, Loredana Stiletto