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Copertina di Tiracavallo
Categoria: Libri
Editore: C.S.E.P. Tambre
Pagine: 163
Anno: 1977

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Prefazione

Quest’opera di Mario De Nale vuole essere uno studio attento e appassionato sulla terra e la gente dell’Alpago. Senza pretese e senza eccessive ambizioni, egli riesce a far rivivere – sia pure a grandi linee – la storia tormentata di un popolo che per sua natura sereno e pacifico ha conosciuto, in alterne vicissitudini, il dramma di invasioni nemiche, insicurezze economiche spesso identificatesi con l’indigenza, il peso di dure fatiche consumate non solo sul proprio territorio, ma soprattutto in terre lontane, quasi sempre straniere. Un popolo che tuttavia non ha mai perduto la propria dignità, la propria tenacia, la fedeltà ad una civiltà autentica e genuina.
In questo libro, con visione sintetica, l’Autore riesce ad accumunare vicende storiche con tradizioni locali, motivi turistici con problemi ecologici, indagini sulle attività economiche e proposte su possibili evoluzioni sociali e culturali.
In una sua parte l’opera si concretizza in rassegna antologica di poesie dialettali delle Tre Venezie, mentre in altra parte rievoca la storia, spesso avvolta nella leggenda, del Cansiglio e della sua popolazione cimbrica.
Sono argomenti molteplici che potrebbero facilmente portare ad un suo sviamento o a inevitabili slegami. È merito del De Nale se – nella fedeltà ad un medesimo filo conduttore – il pericolo dello smarrimento dell’unità nel molteplice viene quasi totalmente superato e fugato. Ne nasce infatti un insieme armonico e piacevole che tiene ferma l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina, fors’anche per la semplicità e la freschezza della prosa.
Di sicura utilità, per la completezza dell’opera, è poi il dizionario dei vocaboli e dei toponimi, che serve ad integrare e a facilitare la comprensione di questo piccolo mondo che merita di sopravvivere per poter essere amato ed apprezzato.
Di questo piccolo mondo, su cui pare vigili – immobile e misterioso protagonista – il monte Cavallo che, se sfruttato nei suoi campi di sci, potrebbe divenire uno dei principali motori del rilancio turistico dell’Alpago.
Questo del futuro dell’Alpago – che dovrebbe trarre linfa vitale da un nobile passato – è il punto fermo della fatica e delle speranze di De Nale.
Il passato, la tradizione non debbono infatti tradursi in statica acquiescenza ed in ottusa conservazione, ma devono essere il lievito di una rinascita e di un rinnovamento.

Il Provveditore agli Studi
   dott. Mario Morales

 

Indice

 

Prefazione

Posizione dell’Alpago

Clima

Orografia

Idrografia

Il lòago di Santa Croce

Geologia

Fauna

Flora

Terremoti

Evoluzione

Emigrazione

Pubblica istruzione

Mostre

Sport

Concorso Internazionale d’arte grafica

XIV Ex tempore del fanciullo

Parrocchie

Villaggi alpini

Usi e costumi

Turismo

Itinerari ed escursioni

Agricoltura

Figure storiche dell’Alpago

Vocaboli e toponimi

Le villotte alpagote

Voci vicine e lontane

Il Cansiglio

I cimbri del Cansiglio

Pian Cavallo

Inno dell’Alpago