Categoria: Libri
Editore: La Photograph
Pagine: 253
Anno: 1975
Note: A cura del Gruppo Spontaneo Naturalisti delle Prealpi Venete

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Premessa

Il volume che presentiamo, raccoglie i Lavori letti e discussi al 5° Convegno sulla Storia Naturale delle Prealpi Venete. Il Convegno, organizzato dal Gruppo Spontaneo Naturalisti delle Prealpi Venete, rappresenta la quinta edizione di una ormai feconda tradizione (*) che si è svolta nella cornice della Vallata Trevigiana Lago (TV) i’8-9 Novembre 1975 con l’afflusso di appassionati, specialisti, amministratori locali e regionali.
Lo spazio riservato ai problemi ambientali e di ecologia umana è preponderante rispetto agli argomenti faunistici e floristici particolari che vengono qui raccolti. Si è cercato infatti di elaborare un modello della Vallata, luogo storicamente e geograficamente definito, situato tra le Prealpi Bellunesi a nord ed i colli di Conegliano a meridione. Si è tentato uscendo dalla tradizionale raccolta di contributi naturalistici e protezionistici, di inquadrare i più vari problemi ambientali di una zona omogenea e ristretta: la Vallata Trevigiana, appunto.
L’Ecologia, scienza attuale propone nelle disparate discipline biologiche, fisiche, umanistiche, esigenze di sintesi. Sì allora alla specializzazione nei vari campi, ma sì anche all’esigenza di sintetizzare, di cercare relazioni e parallelismi ed eventuali legami tra i vari fenomeni. Non è possibile procedere senza interdisciplinarietà né senza successivi momenti di sintesi verso la comprensione ambientale.
Le linee di percorrenza nella Vallata (relazione DA VIA’) sono estremamente congrue con la situazione di isolamento genetico esistente ai vari livelli biologici non ultimo quello dei gruppi sanguigni umani (relazione DELLA GIUSTINA – Caratteri ematologici nelle popolazioni della Vallata Trevigiana – Quaderni di Antropologia e di Etnologia, Padova, 3: 59-77, 1976).
Il divario geografico, passaggio da Prealpi a collina ad alta pianura non è solo un fatto geologico o morfologico o climatico; è un parametro che va commisurato in molti aspetti sia sistematici sia più generalmente biologici alle popolazioni animali (relazione PAOLETTI).
La fisionomia economica e sociale della Vallata ha addentellati nella sua struttura urbanistica (relazione AMERI), geografica e geomorfologica (relazione DALL’ARCHE, MATTANA, TONIELLO) topografica e storico-politica (relazione PAGOTTO).
Con tutto ciò abbiamo tentato di vedere un fenomeno ambientale attraverso vari spiragli, cercando di analizzare legami ed interazioni ma senza eccessive pretese di conclusioni generali. A taluni sembra, a ragione, che l’ecologia, parecchio estranea al nostro mondo culturale latino, sia da noi essenzialmente fumo od occasione di demagogia. Lo stesso uso di ecologia che fa la recentissima industria del disinquinamento lascia talora assai perplessi: esiste un amaro ecologico! Esiste comunque a vari livelli perlomeno la curiosità ad ascoltare chi parla di ecologia. Si tratta, di stabilire se sia ancora preferibile analizzare i problemi ambientali per settori stagni o se invece sia opportuno indagare per punti di vista e con materiale interdisciplinare un ambiente onde poterne individuare un futuro. Questo secondo metodo, ecologico, necessita di un grande bagaglio di conoscenze e di competenze difficilmente amalgamabili per cui spesso è giocoforza arrivare ad approssimazioni.
Noi accettiamo di essere tacciati di pressapochismo o se si vuole di utopia ma altrettanto fermamente crediamo che il mercurio ed i metalli pesanti nel mare, nelle lagune, lo spopolamento delle culture o microculture locali, certamente non si comprendano né si possano risolvere con una metodica d’indagine che sia ancora una volta cartesiana od ingegneristica o solamente storica. Non desideriamo pensare ad un ambiente come ad un semplice serbatoio ove l’energia passa creando un sistema complesso nello spazio e nel tempo, desideriamo però chiarire ed approfondire la matassa di interazioni e collegamenti che sono un ambiente. Come altrimenti si può fare della programmazione ambientale? In campo energetico ci interessa analizzare ad esempio i motivi di reinserimento umano nella fascia prealpina e collinare per riequilibrarla, la possibilità di orre l’uomo più vicino alla produttività primaria di queste zone, restituendogli nuova cultura.
Questo 5° Convegno sulla Storia Naturale delle Prealpi Venete, animato e vivace, è stato un momento di riflessione, come emerge qua e la nei lavori raccolti, è un materiale che vogliamo ulteriormente approfondire ed estendere con un pizzico di caparbietà e di fantasia. Per questo ogni apporto di critica e di discussione sarà, oltre che gradito anche utilissimo.

Per il Gruppo spontaneo Naturalisti delle Prealpi Venete: G: Pagotto, M.G. Paoletti, V. Toniello

 

(*) - I e II Convegno sulla Storia Naturale delle Prealpi Venete. Boscochiesanuova (VR), 1969, 1970, Ed. Lonardoni Grezzana (VR) pp. 1-59.

    - III Convegno sulla Storia Naturale delle Prealpi Venete, Foresta del Cansiglio, 1971. Atti III Conv. St. Nat. d. Prealpi Venete; Boll. Mus. Civ. St. Nat. Venezia, 24: 1-148, 1973.

    - IV Convegno sulla Storia Naturale delle Prealpi Venete. Asiago 1974. Natura e Montagna, 2-3: 1974.

 

INDICE

Premessa, p.10

Ringraziamenti, p.13

Ameri, M. – Il linguaggio architettonico. Appunti per una ricerca nella zona compresa tra Valdobbiadene e Serravalle di Vittorio Veneto (Prealpi Trevigiane), p.15

Bellò, E. – Lineamenti morfologici e fonetici dei dialetti della Vallata Trevigiana, p.41

Brandmayr, P. – Primi risultati di un indagine ecologica sui Coleotteri Carabidi della Riserva naturale orientata del Prescudin (Barcis, Prealpi Carniche Orientali), pag.43

Brunello, P. – Contributi alla conoscenza dei macrolepidotteri delle Prealpi Trevigiane, p.45

Busato, P.A. – Caratteri pigmentari degli abitanti della Vallata Trevigiana, p.49

Busato, P.A. Bellò, E. – Considerazioni sui toponimi della Vallata Trevigiana, p.51

Castiglioni, G.B. De Nardi, A. – Punti di appoggio per escursioni didattiche in località decentrate. Una proposta, p.53

Chiole, M. – Smaltimento dei rifiuti solidi urbani, p.57

Corrain, C. Capitanio, M. – Sintesi di ricerche emotipologiche in Lessinia, p.61

Dal Col, E. – La lavorazione del legno presso i Cimbri del Cansiglio. La fabbricazione degli “scatoi”, pag.67

Dall’Arche, L. Mattana, U. Toniello, V. – Nuovi contributi sul glacialismo della Vallata Trevigiana, p.73

Da Vià, G. – Il “fare umano” nella Vallata Trevigiana (Prealpi Trevigiane), p.77

Fossa, L. – Difendiamo il Montello, p.91

Lorenzoni, G.G. – La vegetazione delle Prealpi Venete: -Ambiente Naturalista – Pianificazione territoriale, p.95

Pagotto, g. – L’uomo e l’ambiente nella Vallata Trevigiana, p.101

Pagotto, G. – Partecipazione attiva all’Ecologia, p.107

Paoletti, M.G. – Aspetti di cline ed endemismo tra gli Artropodi nella Vallata Trevigiana (Vittorio Veneto-Valdobbiadene), p.115

Pezzoli, E. Pagotto, G. Paoletti, M.G. – Fauna malacologica delle sorgenti e delle acque sotterranee (ipogee, freatiche) della Vallata Trevigiana e zone limitrofe Montello Cansiglio e Fiume Livenza. Nota preliminare, p.123

Piccin, M. – Ricerche geologiche nella zona compresa tra Tovena e Follina (Trevigiano Nord-Orientale), p.167

Piccin, M, Pagotto, G. – Rinvenimento    di resti fossili di macrovertebrati in un deposito fluviale mai prima segnalato in Pian Mazzega (Pian Cavallo, Prealpi Carniche), p.175

Primo Catalogo floristico delle riserve del Cansiglio Occidentale

  1. Lorenzoni G.G., Marchiori S., Razzara S. – Riserva naturale integrale “Piaie Longhe-Millifret”, p.181
  2. Caniglia G., Marchiori S., Tornadore N. – Riserva naturale orientata “Baldassarre-Pian di Landro”, p.1953.
  3. Chiesura-Lorenzoni F., Lorenzoni G.G., Razzara S. – Riserva faunistica, p.213

Rigoni, P. – Flora e fauna delle pozze d’alpeggio nelle Prealpi Venete Occidentali, p.227

Sauro, U. – Problemi di protezione delle aree Prealpine Venete di maggior interesse, p.229

Toniello, V. – Nota sul rinvenimento di un certo numero di tronchi parzialmente fossilizzati in un deposito situato in località “Le Fornaci” nel Comune di Revine (TV), p.243

Mozione finale del Convegno, p.253

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