Categoria: Libri
Editore: Ministero delle Risorse Agricole. Alimentari e Forestali – Corpo Forestale dello Stato
Pagine: 47
Anno: 2015
Note: Corpo Forestale dello Stato – Ufficio Territoriale Biodiversità di Vittorio Veneto (TV)

Visite: 201

Questo libretto viene pubblicato in “altri tempi”. Tempi difficili, diversi, tempi di cambiamenti climatici, tempi di riduzione della biodiversità, di un mondo che sembra ormai al collasso. È strano rendersi conto che nonostante le conoscenze e la consapevolezza di questi ultimi anni l’uomo continui la sua strada sempre più divergente da quella della natura, sempre più lontano dai suoi spazi e dal suo tempo, che ha ritmi lenti, molto differenti dalla velocità e dalla frenesia che caratterizzano la moderna società umana. Le foreste sono un esempio tra i più forti dell’equilibrio e della bellezza della natura, e questa Riserva Naturale Biogenetica ne è un simbolo, è un esempio della vita che si svolge tra gli alberi, “Insilva”. “I boschi parlano, sottovoce, quasi susurrano parole a chi ha la pazienza e il cuore di ascoltarli. Parlano e raccontano le verità che superano il breve tempo della vita umana, la bellezza che va oltre l’effimera vanità che tanto attrae la nostra specie, il disegno che unisce tutte le creature in una grande comunità continuamente aggredita e continuamente capace di recuperare l’equilibrio perduto. E più sono vetusti e più hanno cose da raccontarci e da insegnarci, perché hanno condensato nella loro ricchezza biologica la forza del tempo. Proprio qui sta il valore di Riserve come quella di cui si parla in questo volume: la ricchezza del tempo trascorso”. (Alessandro Bottacci)
In questo libretto si racconta dei suoi alberi e dei suoi fiori, del suolo su cui vive e degli animali che vi abitano, del clima, dell’acqua, dei funghi e poi della presenza dell’uomo nei secoli passati, del suo modo di utilizzare le foreste e di fare selvicoltura, delle ricchezze che ha scoperto tra i grandi faggi e delle occasioni per conoscerle. La storia del Cansiglio si perde nella notte dei tempi, quando la foresta ricopriva senza soluzioni di continuità tutto l’Altopiano, in un ininterrotto succedersi di faggi e abeti, verde e verdi a perdita d’occhio. Anche dopo, quando gli uomini cominciarono ad occupare ogni valle ed ogni montagna, il Cansiglio rimase un po' defilato, fuori dalle principali rotte che dalla pianura salivano verso il nord, seguendo la valle della Piave o quella del Cordevole. Così quando la Serenissima divenne una delle potenze mercantili più grandi del mondo, fu proprio quassù che scoprì una riserva di grandi e forti faggi, ottimi per ricavarne i remi necessari alla sua flotta navale. L’antica foresta fu allora bandita e al suo interno fu vietato tagliare alberi e pascolare, in modo da preservare i grandi faggi per la grande Venezia. Qui nacque il primo piano di assestamento di cui si abbia memoria, e anche quando la Serenissima cominciò il suo declino chi venne dopo non poté fare a meno di riconoscere la bellezza di quei boschi, così che furono sempre protetti e solo in qualche periodo buio subirono tagli indiscriminati e senza controllo. Fino al 1871 quando il Cansiglio divenne foresta demaniale dell’Italia appena nata.
La Riserva Naturale Biogenetica di Campo di Mezzo-Pian Parrocchia, assieme alle foreste demaniali delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, sono così giunte fino a noi, un patrimonio di bellezza e biodiversità che negli ultimi anni ha sviluppato una prudente silvicoltura naturalistica ma anche i temi della conservazione, della ricerca, della biodiversità e dell’educazione ambientale, inseguendo tempi perduti e delicati equilibri, così preziosi per l’uomo.
Questo piccolo opuscolo raccoglie solo qualche spunto tra i rami degli antichi grandi faggi, per destare la curiosità e l’attenzione di quanti arrivano qui, visitatori spesso inconsapevoli di un “altro” mondo, che forse un tempo era molto più vicino e più comprensibile. È un segno di rispetto ed un invito a frequentarla e conoscerla cercando di ritrovare il linguaggio dimenticato di alberi e rocce, il senso profondo di equilibri dimenticati, il desiderio di tornare ad un tempo più vero, ancora in armonia con la vita.

INDICE

Carta di identità della riserva, pag.4
Introduzione, pag.6
Aspetti ambientali, pag.8
Cenni sul clima, pag.9
Inquadramento geologico generale, pag.10
Idrologia del Cansiglio, pag.12
Aspetti vegetazionali, pag.14
Cenni di micologia: i funghi, pag.18
Aspetti faunistici, pag.22
Cenni Storici, pag.30
Aspetti selvicolturali, pag.34
Gestione e attività, pag.37
Ricerche e progetti, pag.41
Orienteering, pag.42
Antico Troi dei Cimbri, pag. 44

ABBIAMO A CUORE LA TUA PRIVACY

Questo sito utilizza cookie tecnici per la navigazione. Per continuare la lettura delle pagine clicca ACCETTO