Categoria: Libri
Editore: Università di Padova
Pagine: 196
Anno: 2003
Note: Atti della 2^ Giornata di studio sulle “terre alte” (Palazzo, Palazzo del Bò, 30 novembre 2001) - Quaderni del Dipartimento di Geografia 21

Visite: 384

Le Giornate di studio sulle «terre alte» rappresentano lʼoccasione per un incontro tra studiosi di discipline diverse sul problema dellʼabbandono montano....

PRESENTAZIONE

Le Giornate di studio sulle «terre alte» rappresentano lʼoccasione per un incontro tra studiosi di discipline diverse sul problema dellʼabbandono montano che ha colpito negli ultimi decenni interi versanti o interi gruppi montuosi nelle Alpi e negli Appennini. Esse rappresentano anche il risultato della proficua collaborazione avviata, con un impegno di ricerca comune, tra il Club Alpino Italiano e il Dipartimento di Geografia dellʼUniversità di Padova: lo scopo delle due istituzioni mira a rilanciare lʼiniziativa sorta nel 1991 con il Gruppo di lavoro «Terre Alte» del Comitato scientifico del CAI e indirizzata a documentare, prima della loro deprecabile scomparsa, le testimonianze delle tradizionali attività dellʼuomo in montagna.

La prima Giornata di studio (Padova, 1 dicembre 2000) ha inteso sottoporre ad analisi gli interrogativi sulla montagna del futuro e nel contempo rendere ufficiale il Protocollo dʼintesa siglato tra il CAI e lʼUniversità di Padova. Questa seconda Giornata di studio, a un anno di distanza dalla prima, vuole innanzitutto onorare gli impegni sia formali che sostanziali di tale Protocollo dʼintesa: in tal senso ha offerto lʼoccasione più adeguata per la presentazione degli Atti del precedente incontro, pubblicati come Quaderno n. 20 di questa stessa Collana. In secondo luogo essa intende proseguire il dibattito sulle interpretazioni generali e sullʼapprofondimento teorico del problema, e insieme fare il punto sullo stato di avanzamento delle ricerche che ormai procedono numerose in varie regioni dʼItalia.

Le radicali trasformazioni che hanno scosso il secolare equilibrio dei rapporti tra lʼuomo e lʼambiente montano e la preoccupante situazione di emergenza culturale che procede dalla progressiva scomparsa dei “segni dellʼuomo” hanno suggerito, per questa seconda Giornata, di privilegiare in particolare il “segno” della dimora, quale fulcro di un complesso gioco di rimandi al contesto ambientale e alla realtà storico-culturale. In unʼottica geografica, infatti, la dimora rappresenta non tanto il segno più appariscente dellʼattività tradizionale, oppure il segno principe attorno al quale ruotano altri segni per così dire minori, quanto piuttosto la testimonianza dellʼavvenuta graduale conquista conoscitiva ed economica dellʼambiente montano da parte dellʼuomo, della sua cura e della sua attenzione.

Esodo montano e nuovi scenari turistici o industriali hanno contribuito a disegnare in molti casi “montagne senza dimore”, ovvero luoghi senza cura in cui lʼattenzione costante e minuta dellʼabitante per il paesaggio ereditato ha ceduto il passo agli esiti problematici dellʼabbandono e dello sfruttamento. Questo secondo incontro, realizzato grazie al sostegno finanziario del Consiglio Nazionale delle Ricerche e in accordo con lʼIstituto Nazionale per la Ricerca scientifica e tecnologica sulla Montagna, intende individuare strumenti interpretativi per la soluzione dei problemi sopra esposti in occasione del 2002 «Anno Internazionale delle Montagne».

Ugo Mattana - Evelin Vardanega
Dipartimento di Geografia
Università degli Studi di Padova

 

INDICE

U. Mattana - E. Vardanega
Presentazione

SALUTI E APERTURA DEI LAVORI

PRIMA PARTE
(coordinatore Annibale Salsa)

LE PROSPETTIVE GENERALI

  1. Cervi Lʼattività di ricerca «Terre Alte»: contributo alla conoscenza delle dimore di montagna
  2. Turri Le terre alte: un rapporto ombelicale con le terre basse
  3. Scaramellini Strutture geografiche, popolamento e paesaggio nella montagna italiana
  4. Posocco Tipologie insediative nelle terre alte
  5. Salsa La separazione tardomoderna tra abitare e costruire. Una schizofrenia da spaesamento ?
  6. Varotto Abitare le «terre alte»: lʼeredità e il ruolo della ricerca geografica
  7. Boninsegna I nomi di luogo come relitti informatori di aspetti naturali, attività antropiche e dimore abbandonate sulle «terre alte»

SECONDA PARTE
(coordinatore Annibale Salsa)

I CASI DI STUDIO

  1. Pascolini Uso e trasformazione degli insediamenti temporanei in quota nella montagna friulana
  2. Mattana Le ricerche del Dipartimento di Geografia nel settore prealpino orientale
  3. Vallerani Bosch in bergamasca: la Val Seriana tra memoria ed oltraggio
  4. Micati I segni dellʼuomo sulle montagne dʼAbruzzo
  5. Vardanega “Educare alla montagna”: il laboratorio didattico delle Prealpi Venete

DIBATTITO CONCLUSIVO

Elenco degli Autori

 

ABBIAMO A CUORE LA TUA PRIVACY

Questo sito utilizza cookie tecnici per la navigazione. Per continuare la lettura delle pagine clicca ACCETTO