Bibliografia del Cansiglio
Scoperta dei boschi italiani (Alla)
- Categoria: Libri
- Autore: Floriani Danilo, Salsotto Attilio
- Editore: L'Arciere
- Pagine: 127
- Anno: 1979
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Molti libri trattano argomenti naturalistici, problemi della vegetazione permanente, aspetti della botanica generale. Anche la letteratura forestale è ricca di testi che compongono collane divulgative di interesse scolastico e che offrono agli studenti utili nozioni sussidiarie all’insegnamento delle scienze naturali. Nel documentario della divulgazione vuole inserirsi il presente studio che si distingue in due parti nettamente diversificate. La prima, di carattere generale, serve a guisa di dizionario chiarificatore dei termini tecnici che ricorrono nella trattazione analitica dei singoli boschi. La materia è stata divisa in brevi capitoli senza preciso un ordine alfabetico, ma conservando il carattere dei testi scientifici, rispettando nozioni selvicolturali rese elementari, ma non inesatte. La seconda parte tratta invece più specificatamente alcuni complessi forestali scelti fra quelli ritenuti di maggiore interesse nella regione padano-alpina.
Alcuni boschi sono infatti significativi per evidenti caratteristiche, quali la vasta superficie interessata, il grande sviluppo degli alberi e la rappresentazione quasi “da manuale” delle forme di trattamento insegnate dalla selvicoltura. Altri sono invece caratteristici per le loro meno note vicende storiche che riguardano la proprietà, l’ubicazione, la ragione della attuale prevalenza di certe specie legnose su altre, nella storia evolutiva della cenosi. Altri ancora meritano di essere conosciuti, perché sono i custodi di una fauna preziosa che si va riducendo in forma preoccupante. Si è voluto i9n particolare illustrare i consorzi che racchiudono i rappresentanti più importanti della flora forestale alpina: dal bosco di faggio in purezza, alle fustaie di larice, custode di fenomeni naturali non ancora del tutto noti, al bosco di pino cembro, di abete bianco, di abete rosso, di latifoglie miste.
Boschi di montagna, boschi di collina e boschi di pianura si alternano in un variopinto paesaggio che invita il turista ad osservare, con l’aiuto di elementari suggerimenti di tecnica forestale, qualcosa che forse può sfuggire a chi non è addetto ai lavori. I campioni di abete rosso, che toccano i cinquanta metri di altezza, il borbottio squillante del gallo forcello, la leggenda della nocciolaia disseminatrice del pino cembro, sono episodi riferiti di volta in volta nella trattazione dei singoli boschi. Si tratta quindi di un pretesto per consigliare agli uomini della montagna a rendersi maggiormente conto del grande valore rappresentato dal bosco e quindi a considerarlo sempre risorsa primaria del territorio; e per ricordare agli uomini della città l’opportunità di accostarsi al bosco con intelligente cautela, per non distruggere l’esclusivo fornitore di quei beni che loro stessi vanno ricercando con sempre maggiore avidità.
Gli Autori
Indice
Presentazione
Introduzione
PARTE PRIMA
Cos’é il bosco
La vegetazione forestale
Il governo del bosco
Il trattamento del bosco
Boschi puri e misti
Boschi in evoluzione e boschi stabili
L’adattamento del bosco all’ambiente
Le funzioni e l’accrescimento del bosco
I nemici del bosco
Il passato, l’attualità, le prospettive
PARTE SECONDA
La faggeta del Melogno
Le Navette
Il bosco Allevetto
Il gran bosco di Salbertrand
Bosco della Partecipanza
Brughiere lombarde
Il bosco Fontana
Paneveggio
Il Cansiglio
Bibliografia
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