Categoria: Libri
Editore: Corpo Forestale dello Stato - mipaaf
Pagine: 119
Anno: 2014

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Chi ama e frequenta i boschi sa che esiste un albero che unisce, con una sorta di grande abbraccio, quasi tutte le montagne italiane. Una pianta che silenziosa e schiva lavora ogni giorno, con le sue radici e con le sue foglie per catturare l’energia del sole e migliorare le comunità vegetali delle quali risulta la componente principale. Un essere vivente forte, coraggioso, umile e infaticabile, che affronta per secoli le sfide del clima, delle avversità naturali e del suolo, crescendo in dimensione e bellezza quasi ad indicare all’uomo la strada dei grandi orizzonti, il pensiero volto al futuro che talvolta appare lontano, molto lontano, la preminenza dei grandi ideali rispetto ai piccoli interessi quotidiani, sui quali la società di oggi induce l’uomo a soffermarsi. Questo albero è il faggio e le comunità forestali delle quali lui è il re indiscusso sono le faggete. La grande foresta del Cansiglio, della quale la Riserva Naturale Biogenetica di Campo di Mezzo e Pian Parrocchia non è altro che il cuore meglio conservato, è una faggeta, una faggeta con alle spalle una grande storia che è anche storia di uomini e storia di popoli.

I boschi parlano, sottovoce, quasi sussurrano parole a chi ha la pazienza e il cuore di ascoltarli. Parlano e raccontano le verità che superano il breve tempo della vita umana, la bellezza che va oltre l’effimera vanità che tanto attrae la nostra specie, il disegno che unisce tutte le creature in una grande comunità continuamente aggredita e continuamente capace di recuperare l’equilibrio perduto. E più sono vetusti e più hanno cose da raccontarci e da insegnarci, perché hanno condensato nella loro ricchezza biologica la forza del tempo. Proprio qui sta il valore di Riserve come quella di cui si parla in questo volume: la ricchezza del tempo trascorso. A differenza di quello che capita a noi esseri umani, per un ecosistema forestale, ed in particolare per un bosco, il tempo che passa è un aspetto decisamente positivo. Si accresce la biomassa, aumentano le specie ed i legami tra loro, si formano strutture più complesse e catene più articolate. In poche parole il tempo diviene lo strumento che determina nei boschi un aumento di biocomplessità, a sua volta segno di naturalità e strumento attraverso il quale gli ecosistemi divengono resistenti alle avversità e capaci di recuperare un nuovo equilibrio una volta cessato o variato il disturbo. In questo senso la missione del gestore di una Riserva Naturale, è quella di colui che sa ascoltare il bosco e sa dare ad esso tutto il tempo necessario per accrescersi e divenire più complesso.

In questo libro è raccontata una piccola parte della complessità e degli equilibri che racchiude la faggeta di Campo di Mezzo e Pian Parrocchia, un breve sguardo su quello che accade al suo interno e sui molti organismi che concorrono a creare questo ecosistema che si sviluppa attorno al faggio. Ma già da questo breve accenno, racchiuso in uno spazio temporale di qualche decina d’anni, si può intuire come tutto sia collegato, come ogni piccola cosa sia dipendente ed influenzi a sua volta altri aspetti, e così le annate di “pasciona”, cioè di maggior produzione delle faggiole, qui chiamate “faje”, che dipendono dall’andamento climatico ma anche dal terreno e dalle caratteristiche genetiche delle piante, danno vita ad una serie di cambiamenti che coinvolgono moltissimi altri organismi. Il numero dei micro mammiferi che si cibano di esse negli anni seguenti aumenta, ma di conseguenza anche i loro predatori aumentano, ed in particolare i rapaci notturni che ne vanno ghiotti. Ed anche gli uccelli migratori, che sorvolano o sostano nella foresta nel corso dei loro lunghi viaggi, sono influenzati dalle annate di pasciona, ed alcune specie come il frosone ed il fringuello aumentano considerevolmente di numero. Così da un fatto che apparentemente sembra riguardare solo la rinnovazione della faggeta tutto l’equilibrio del bosco viene scosso, si modifica, si aggiusta, rivelando come tutto sia collegato ed in perfetto equilibrio.

Questa ricerca condotta con passione e dedizione dal dott Francesco Mezzavilla entra così in questo delicato meccanismo e cerca di adattarlo a quello che è il rigore scientifico di cui noi uomini abbiamo bisogno, dandoci numeri e nomi, ma contemporaneamente coglie l’occasione per fornirci delle preziose ceck-list delle specie presenti sia floristiche che faunistiche, arricchendo il patrimonio di conoscenze della Riserva e rendendolo fruibile anche agli appassionati ed ai visitatori che frequentano il Cansiglio e la sua antica foresta. Un ecosistema dove natura e storia si intrecciano, regalandoci un ambiente di grande bellezza che si mantiene grazie a complessi e delicati equilibri, che si muovono su prospettive e tempi così diversi dai nostri.

Oggi, in un epoca di twitter e di ritmi frenetici di vita, la lentezza del bosco ci deve essere maestra e noi dobbiamo imparare a comprendere il suo linguaggio che ci guida in una dimensione spazio-temporale diversa. Ecco allora l’importanza di avere le Riserve Naturali, di conservarle nelle loro caratteristiche naturali, di studiarne la composizione e le dinamiche, di renderle sempre più laboratori di educazione e comunicazione ambientale per riscoprire il profondo legame tra l’uomo e la natura. Questo il compito del Corpo Forestale dello Stato nella foresta del Cansiglio e in tutte le altre 130 Riserve che gestisce tramite l’Ufficio Biodiversità. Nel bosco, e soprattutto in quello vetusto, troveremo molte delle risposte che ogni giorno andiamo cercando nel cammino della nostra vita. Ringraziamo dunque tutti coloro che con la loro opera di ricerca ci aiutano a capire meglio il linguaggio delle foreste.

Alessandro Bottacci
Capo Ufficio Centrale
per la Biodiversità - Roma

Paola Favero
Capo Ufficio Territoriale
per la Biodiversità Vittorio Veneto

 

INDICE

Prefazione

Riassunto Abstract

Introduzione

Area di studio

Materiali e metodi

Risultati

Discussione

Uccelli

Mammiferi

Ringraziamenti

Bibliografia

ABBIAMO A CUORE LA TUA PRIVACY

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