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Ricerca storica e impegno civile: Potrebbe essere questo il titolo dell’ennesima fatica di Cacciavillani e insieme la sua bandiera: forse invero poco fede alla definizione del suo patrono, Cacciavillani cerca di rubare all’antica montagna veneta il segreto di valori che la civiltà delle macchine e della velocità sembra sommergere. (...)
In un affresco storico puntualmente informato, spumeggiante di dotte e pur vivacissime digressioni, Cacciavillani inquadra il problema dell’origine delle istituzioni pubbliche e degli istituti privati nelle regioni alpine, ed in particolare nella sua terraferma della Serenissima. Le notizie storiche si intrecciano con annotazioni sociologiche, l’analisi giuridica con con riflessioni di maggior respiro intese a porre e proporre il tema del rispetto ambientale – un ambiente non asettico, dal quale la famiglia umana non viene estromessa – come essenziale alla sopravvivenza del pianeta montagna. Affiora così, attraverso la crescente forbice tra la pianura, forte e piena di contese e di guerre, e la montagna ricca soltanto di povertà e di stenti, la diversa origine e la diversa ratio delle forme pubbliche, collettive, private di proprietà, con una capacità di guardare al fondo delle cose senza perdere un’avvincente forza espressiva. (...)
Cesare Trebeschi
Indice
Presentazione
Cesare Trebeschi
Gian Candido De Martin
La montagna, Venezia e la proprietà collettiva
Il regime della proprietà fondiaria nell’area veneta alla fine del medio evo
La proprietà collettiva all’avvento della Serenissima
Gli interventi autoritativi della Serenissima
Le proprietà collettive alla caduta della Serenissima
Epilogo